Nettuno Porto e Borgo

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sabato 20 settembre 2014

Storie d'appalti di "Mezza-Estate"

Ecco una vicenda che si gioca tutta sul campo di bocce delle sabbie mobili.
Quel campo dove tiri il boccino e quello rimane lì, fermo, immobile, statico, intoccabile, eterno ed infinito. Mentre tutti coloro che lanciano le bocce, tutt'intorno, da quell'eterno ed infinito vengono folgorati. Risucchiati e crocifissi come manguste: dal lancio, dalle stesse bocce, dalla sabbia o dal contorno di acclamanti, acclamatori, "Acclaratori".

Già gli "Acclaratori"!!!

Questa nuova casta di sentenzianti che giustamente non può non farsi pregio della propria capacita di constatare... Il torbido in cui vive.
Un torbido ed una casta di cui forse ed inevitabilmente son parte.
Quel torbido di quel mondo in cui ognuno di noi sguazza o è costretto a farlo (nel migliore dei casi) o fustigato a parteciparvi.,. nel peggiore!

E nei sottostanti gironi danteschi? C'è chi si accapiglia per tornarvi a partecipare...

Questo mondo di Ladri! Cantava disincantato il Venditti.
E non aveva tutti i torti anzi non aveva torto affatto ma ragione da vendere.
Constatandolo a posteriori ma anche ad anteriori, in via d'itinere, divenire, pontificare e profetizzare.

Ladri e burattini, attori burleschi sullo stesso palco, calcando la stessa scena come pagliacci tristi, condannati ad un sorriso appunto eterno quanto drammaticamente tragico e grottesco!

Parlo, in tal frangente, delle procedure d'accesso ed assegnazione.
Procedure d'accesso alle gare d'appalto e regole d'assegnazione delle stesse.

Chi determina le prime?!?
Chi decide sulle seconde?!?

Come (indiscutibilmente) dovrebbe evincersi ma come (altrettanto) non propriamente ed ovviamente si esplichi una gara d'appalto rimane tuttavia un mistero!

Un mistero tanto nell'evidenza delle regole quanto nell'ovvietà della discrezione seriale e collaudata.

C'è da chiedersi (propriamente) se coloro i quali siano e sono chiamati a svolgere un ruolo di servizio pubblico si sentano effettivamente e contestualmente chiamati ad un comportamento Alto e Nobile?Tale che si consumi interamente in quello stesso spirito.
Svolto in primis nei confronti di se stessi ed "omnia et universorum" nei confronti della propria comunità.

Ma non c'è verso... Là, dove l'interesse coltiva l'inganno e quest'ultimo alimenta la fantasia del falso riscatto... Allora non c'è verso.
Non c'è "Verso" che garantisca solidità ed irreprensibilità di comportamento.

Non v'è verso!
Se non il sacrificio ultimo della morte.
Santo e Sacro Martirio!

Perché la coscienza si consuma in infinitesimali punture di necessità.
Fatte di parenti ed amici e bisogni e contingenze ed opportunità e treni da prendere al volo... che la vita è breve come di norma conseguenzialmente è breve la presunta integrità!

Integrità morale, onestà intellettuale, irreprensibilità politica e sociale.

Ragazzi miei tutti... siamo in un cono di bottiglia.
Siamo nel vortice dello sciacquone.
E bisogna stare attenti... non tanto a chi premerà il bottone per la fogna (che tanto potrà essere indistintamente ognuno de'noaltri) quanto a quanto sarà forte lo gettito che sparerà la melma co' l'acqua putrida e quella sana pe' fa la pulizia, sicché nel gettito se possa salva quanto meno lo fijo che n'giorno rintuzzi tutte le crepe!

Ma quante crepe "amo" creato?

Troppe!

Ormai è giunto il tempo di tirar le somme.

Qualcuno sa' indicarmi la strada per l'Arca?
Ah sì, da quella parte... Ah no quello è il burrone... e più in là il diluvio...

Che il buon Dio abbia per noi reietti quella tanto sperata e fideistica compassione!






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