Nettuno Porto e Borgo

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lunedì 3 novembre 2014

Bilancio Partecipativo e Bilancio Partecipato

Bilancio Partecipativo e Bilancio Partecipato
Strumenti a Confronto
Ipotesi di lavoro

Dovrebbe essere sufficientemente ovvio che si stia lavorando per migliorare "le cose" e non per approfittarsene e pertanto rischiare di peggiorarle, sostanzialmente "fregandosene" rispetto alle conseguenze delle proprie azioni.

Pertanto alla base di questo impegno e di questo studio vi è e vi deve essere una sottintesa e sostanziale responsabilità degli attori in gioco.

Ciò premesso, affrontiamo la tematica per approcci  via via più dettagliati ed approfonditi.

Agendo però e necessariamente passo passo ossia con metodologia, pazienza e tentativo di essere i più esemplificativi e semplici possibili nell'esposizione e nella diffusione dei contenuti.

Il primo passaggio, quindi, verte nella distinzione o meglio nella messa in evidenza non solo delle terminologie con le quali si indicano i mezzi da utilizzare ma anche delle metodologie attraverso le quali esse stesse si differenziano.

L'oggetto di analisi, in questo contesto, è il Bilancio: "summa" dell'attività amministrativa e gestionale (di indirizzo politico, sociale ed economico) di una comunità organizzata.

E' evidente (per alcuni ma ahimé ancora non per molti) che la fase di analisi, costruzione, elaborazione, gestazione e "parto" definitivo di un Bilancio sia la chiave di volta sulla quale poi si poggino le architravi direzionali che dovrebbero generare equilibrio e distribuzione dei pesi e contrappesi degli investimenti e delle risorse a disposizione.
Sia in meri termini contabili di entrate e di uscite: economiche, patrimoniali e finanziare.
Sia in più specifici termini di programmazione: di spesa, di costi, di ricavi e soprattutto di ricaduta civica e sociale.

Conseguenzialmente: Il tema del bilancio è un oggetto assai oscuro.

Data la natura della sua essenza ossia dato l'aspetto prettamente tecnico che esso evoca, il Bilancio può apparire come un corpo estraneo (alieno) a tutti coloro che vogliano dare un fattivo contributo alla gestione e valorizzazione delle ricchezze insite nella propria comunità.

Apriamo qui una piccola parentesi: Le ricchezze nascoste!

Cosa sono le ricchezze nascoste?

Sono tutte quelle capacità, insonni, insite nell'intelletto umano ma non sufficientemente supportate dalla veglia dello stesso intimo intelletto che le custodisce.

In altri, più semplici e diretti termini, sono quelle competenze, professionalità, conoscenze, esperienze, padronanze di argomenti e perizie di approcci e realizzazione di progetti che istintivamente tendiamo a trascurare quale valore aggiunto delle opportunità personali nel tentativo di realizzazione di lavori sociali e di gruppo spinti da quell'istintivo spirito di appartenenza nella gestione civica e comunitaria di un territorio.

Chiusa la breve parentesi... di sprone all'iniziativa ed alla partecipazione di tutte quelle realtà intellettuali dormienti... Torniamo al Bilancio!

La natura "erroneamente" aliena del Bilancio risulta essere l'oggettivo elemento di ostacolo ad una maggiore partecipazione critica e responsabile alla sua formazione.

Nell'ambito dei tentativi di sviluppo di una maggiore consapevolezza e partecipazione attiva dei soggetti individuali e collettivi delle diverse comunità caratterizzanti il territorio, si è sviluppato il concetto di Bilancio Partecipato e Bilancio Partecipativo.

All'apparenza sinonimi, queste due tipologie e metodologie d'azione distinguono, diversamente due specifici approcci nelle possibilità, eventualità e direttrici insite nelle dinamiche di realizzazione del Bilancio stesso.

Per tale motivo è necessario metterne in evidenza le sostanziali peculiarità organizzative, partecipative e realizzative, al fine di individuare tra di esse lo strumento più adatto alla particolare situazione locale e territoriale.

Ancorché non vi sia una sufficiente e storica letteratura sull'argomento (godendo in tal caso del sostegno intellettuale di "studi" sicuramente più autorevoli di queste poche righe) potremmo sufficientemente definire l'ambito d'azione d'intervento di entrambi nei seguenti modi:

Il Bilancio Partecipativo:

"Il Bilancio Partecipativo è un metodo di formazione del bilancio preventivo che richiede la partecipazione diretta dei cittadini alla redazione di specifici capitoli di spesa nei limiti di quanto appositamente stanziato dall'amministrazione pubblica"

Il Bilancio Partecipato:

"Il Bilancio Partecipato si sostanzia nella partecipazione popolare alle decisioni inerenti gli interventi pubblici e si realizza attraverso incontri con la cittadinanza finalizzati alla conoscenza del bilancio dell'Ente pubblico così come proposto e all'accoglimento, per il tramite della mediazione dei soggetti dotati di rappresentanza politico-sociale, delle istanze direttamente provenienti dai cittadini"

Ora! La capacità dell'uno o dell'altro d'incontrare le fattive esigenze di una comunità, articolata, complessa e diversificata rispetto alle proprie esistenze, provenienze ed evidenze (sociali-culturali-religiose) è assai ardua.

Per tale motivo nasce il bisogno e la necessità di individuare e quindi stabilire le priorità di una cittadinanza attiva.

Priorità che debbano tener conto della volontà di ognuno di esporsi con il proprio intelletto e le proprie capacità nell'individuazione di percorsi atti a realizzare un benessere comune il più comunemente, realisticamente e potenzialmente realizzabile

Nell'ottica di tale obiettivo nasce l'esigenza di approfondimento di determinate tematiche che siano in grado di raccogliere e coagulare intorno a loro personalità in grado di esprimerle al meglio.

Partendo da un "simile" presupposto, si esprime l'esigenza e quindi il richiamano di tutte quelle intelligenze, personalità e competenze in grado di tradurre in elementi pratici, perseguibili e conseguenzialmente realizzabili le istanze di una comunità territoriale fondata su valori di condivisione e crescita individuale (personale) e collettiva (comunitaria)!

Elmoamf

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