Nettuno Porto e Borgo

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sabato 23 agosto 2014

In punta di diritto

Disse il tale...:
Ne uccide più la lingua che la spada!
O almeno qualcuno forse ebbe il "credo" che fosse quella l'esatta esternazione.

Orbene probabilmente nessuno auspica tanto.
Semmai si auspica solo ciò che il destino (od il buon Dio) vorrà insolitamente ed inavvertitamente riservarci.

Per tal motivo forse la scelta è ricaduta sulla "punta"...
La punta di freccia (per alcuni possibilmente avvelenata) quale sport estivo da esercitare contro il nemico politico di turno.

E non perché codesto abbia commesso inequivocabilmente crimini contro la comunità e l'umanità di cui colpevolmente si sia indelebilmente macchiato... comunità ed umanità cui la vittima senta intimamente ed indissolubilmente di appartenere.
No! Assolutamente!
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Semplicemente perché ha inavvertitamente calpestato un suo (mio?!) privato interesse, diretto o indiretto che fosse!

Ora... e diciamolo per bene...
Ora!
In questo mondo di ladri (come cantava il Venditti) il più pulito ha la rogna ed il più sano ha la scabbia.

Pertanto non è lecito dichiararsi innocenti ed immacolati, soprattutto quando la macchia... del passato... è ancora gravida di sangue, sudore e sacrificio altrui, assai fresco e motivato di rancore e ragion d'esser tale per tormento, patimento e pena provato sulla propria pelle.

Di paladini in calzamaglia Hollywood ne ha sfornati a iosa, in questi ultimi e più gloriosi sessantanni...
Ma noi cittadini?
Sarà tristemente, folkloristicamente, beffardamente vero che Noi cittadini ci si ostina a vestirne, improvvidi, tant'altri che in calzamaglia oltretutto stonano, foss'anche il mantello che abbiam scelto per loro di lavare delle più livide menzogne e trascorsi passati alquanto opachi!
In sostituzione di un mero cammello con megafono che s'alterna in varianti d'improperi contro questo e contro quello che ora han deciso di remargli contro?

Questa è la triste storia di una comunità che si aggrega e si rassegna attorno al più forte, per far sentir la propria voce ormai raminga per colpevole ignoranza. E per ciò stesso tralasciando ogni diritto. Quel diritto sacrosanto di farsi dovere e pertanto riuscire ad esser effettivamente all'altezza di se stesso, nell'annesso suo contesto di esser appunto prima dovere che diritto.

Per tal motivo ognun va calpestando "menestrando" ogni valore... poiché ingenuamente assume e presume l'altrui presunto arbitrio come lesione della propria quanto appunto labile e probatoria libertà e volontà.

E forse perché libertà e volontà sono espressioni troppo spesso confuse con arroganza e sopraffazione.
Come il diritto troppo spesso vien confuso con la mera affermazione di un proprio e privato interesse.

Come se un singolo e "fottuto" interesse personale dovesse inevitabilmente coincidere con l'emancipazione sociale.

Chi si batte per un diritto non lo fa mai per se stesso ma per lo spirito di condivisione di un valore che spera potersi rivelare universale, financo a rendersi martire per affermarlo.

O per lo meno così ognuno dovrebbe sperare che sia!

Per affermare un diritto che non sia un beneplacito di un potentato altrui o tanto meno un lascito di un potere consolidato, ereditato, estorto od impunemente esercitato...
E' necessario far leva sul disinteressato interesse collettivo che altri non è che l'affermazione del diritto del singolo ed al tempo stesso comunitario da tutti riconosciuto, salvaguardato e rispettato.

Riesumare o far risorgere un diritto in cui ogni singolo possa riconoscersi in quanto tale ed in quanto tale riconoscere la propria ed altrui realtà ed entità... la propria ed altrui: libertà, comunità, sostanzialità, essenza!

In punta di diritto non si sentenzia la colpevolezza del prossimo.
Si cerca semmai di assolvere l'ingenuità del disperso, di redimere l'ammissione del colpevole, di salvaguardare la purezza dell'onesto in un mondo che oggi sa riservare al prossimo solo cieca e bieca crudeltà!

Di Crudeltà ed Arroganza ed asfittica Superbia... e Vuoto Potere Temporale, fine a se stesso, si spera vivamente che non se ne abbia più un "realpolitick" bisogno!

Con spirito costruttivo,
Elmoamf

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