Sembra di intonare un vecchio ritornello degli anni sessanta.
Eppure non è un sogno melodico del distratto romantico di turno che sul quel litorale, ramingo, festeggiò la sua prima conquista, a suon di tabacco smozzicato, infantilmente fumato.
Quelle cicche son lì a ricordarci la nostra presenza o assenza, se per altri versi considerate.
Presenza di inciviltà quanto menefreghismo conclamato, assenza di virtù o irresponsabilità sul proprio operato.
Si parla anzi si ciancia tanto... contro questo e contro quello... menando la colpa prima contro le istituzioni poi contro le persone...
Additando i colpevoli del proprio malessere come se fossero pedine di un misero o miserabondo scacchiere.
Poi si getta la cicca... sul litorale... e neanche la si spegne... ci penserà infatti il vento, silenzioso ed ubbidiente.
Perché il vento soffia e soffia sempre dalla parte del più forte o del più forte ed arrogante o meglio ancora... del più forte, del più arrogante e del più minacciosamente prevaricante!
Godetevi allora le cicche sul litorale signori... che io mi godo gli inutili impropreri contro le istituzioni che (per tutti dire) sono assenti.
Ed a Noi? A quando la nostra presenza di utili ed efficaci attori in questo degrado?
Il più pulito pare abbia la rogna e di conseguenza non gli è permesso di parlare.
Allora meglio che taccia e che punti il dito contro un altro bersaglio da sacrificare.
La lapidazione di piazza è ormai un mestiere esercitato con dovizia d'interlocutori che improvvisamente si fan... non tanto savi... quanto imbonitori!
Imbonitori di giustizia a buon mercato e trafficanti di valori.
Ma i valori prima o poi tornano a galla ed allora......
Salutatemi le cicche nella speranza che il prossimo anno siano state belle che seppellite o diversamente che il tempo le abbia saggiamente fatte sparire!
...Anche se in controluce le macchie sull'anima rimangono sempre ben visibili!!!
Allora tutti attenti ad eventuali radiografie!?!
Elmoamf
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