Nettuno Porto e Borgo

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martedì 7 giugno 2016

Quelle strutture lasciate colpevolmente al caso

Se da un lato il detto "di necessità virtù" spesso giustifica situazioni improvvisate dall'altro chi vive d'improvvisazione non può pretendere di governare.

E questo vale sia per chi vanta capacità, tutte tra l'altro ancora da dimostrare, sia per chi può far valere una certa esperienza, tutta tra l'altro attentamente da ponderare.

La verità, per personale ed umile considerazione, è che quando le cose o meglio certe cose si lasciano al caso non è il caso a prendere il sopravvento ma l'auto-implosione,

E allora è perfettamente inutile rivendicare ogni sorta di integrità morale, di volontà ancestrale, di sostegno o affossamento virtuale.

La determinazione, nel creare un nuovo soggetto senziente, capace di intendere e di volere e pertanto, solo ed unicamente attraverso questo passaggio, capace anche inequivocabilmente e autonomamente di esistere, è un processo che richiede: pazienza, costanza, autorevolezza, competenza, ottica, lungimiranza, progettualità... e un pizzico di "culo" (che non guasta mai).

Svegliarsi la mattina e dire: "oggi metto su una cosa... e poi glie le canto io a tutti quanti..."
E' roba da tristi dilettanti allo sbaraglio, tanto innocui quanto sboroni!
Quel tipo di dilettanti che vendono sovente la pelle dell'orso prima di averlo catturato e biasimano il prossimo perché no 'l' "ha" votato.

Signori miei, le strutture non si lasciano colpevolmente al caso così come i progetti non s'inventano sommariamente e sbrigativamente all'unico scopo di riempire un vuoto.

Perché se per raggiungere un obiettivo esiste più di una strada, la sola che potrà autenticamente realizzarlo sarà quella intrapresa con una ferrea, consapevole e critica volontà!

A buon intenditor poche parole!

Elmoamf

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